BOOKS

Sei così mia quando dormi
12 Maggio 2010

“SEI COSÌ MIA QUANDO DORMI”

È la storia dell’ultimo amore di una donna che ne ha avuti molti, come George Sand. Ma è soprattutto la storia della passione assoluta di un giovane incisore, Alexandre Manceau. “La guardo. La camicia in lino bianco le scivola morbida sul busto pieno, l’ampia gonna nasconde le cosce rotonde. Non riesco a immaginarla correre dinamica per Parigi in disinvolti abiti maschili. La mia George è questa, tenera e abbondante, e la amo perdutamente”. Capitato nel castello di George Sand per trascorrervi un fine settimana. Manceau si innamora immediatamente della scrittrice e vi rimarrà quindici anni. È un rapporto di passione e di devozione, attraverso il quale George Sand rivive le sue altre passioni e il suo passato. Un legame così intenso che potrà interromperlo solo la tisi, la stessa che le ha portato via Chopin.

Alexandre Manceau
Alexandre Manceau
George Sand
George Sand
1 Dicembre 2011

“L’AMANTE DI GOEBBELS”

L’amante di Goebbels è il racconto della malattia d’amore di Lida Baarova, una giovane attrice cecoslovacca che nel 1936 s’innamora di Joseph Goebbels, il ministro della Propaganda del Nazionalsocialismo e ne diventa l’amante. L’uomo sarà presto padrone e ossessione per lei («Joseph, tu mi abiti dentro ormai»), bisogno fisico di essere posseduta, occasione di una catarsi. Nella Germania dell’ascesa del Reich e nei salotti del potere, Lida Baarova si muove a tentoni, inadeguata, rifiutata da un ambiente elitario e benpensante. E come una falena dalle lunghe ali delicate, attirata da una luce abbagliante, precipiterà nell’abisso. Dopo SEI COSì MIA QUANDO DORMI, Anna Kanakis, con la sua penna delicata e sferzante al tempo stesso, torna a raccontare l’amore assoluto, vissuto nel segreto e nella sofferenza, in un romanzo toccante, che si muove in un vorticoso contraltare di emozioni, tra l’ardore galoppante della passione e il dolore di una solitudine senza possibile soluzione.

Lida Baarova
Joseph Goebbels
Joseph Goebbels
Magda Goebbels
Magda Goebbels

Joseph Goebbels: Bundesarchiv, Bild 146-1968-101-20A / Heinrich Hoffmann / CC-BY-SA 3.0, Magda Goebbels: Bundesarchiv, Bild 183-R22014 / CC-BY-SA 3.0

L'amante di Goebbels
Non giudicarmi
23 Settembre 2022

“NON GIUDICARMI”

È il 5 novembre del 1923. Il barone Jacques d’Adelsward Fersen sta tornando a casa, a Capri, nel suo buen retiro: Villa Lysis. Jacques è un uomo enigmatico e insoddisfatto: cocainomane, omosessuale, è un reietto, un diverso. La sua vita, benché luccicante e sofisticata, è una continua lotta contro i suoi demoni: gli mancava il talento per diventare lo scrittore che avrebbe voluto essere, ma è soprattutto la sua omosessualità ad avergli provocato un isolamento dalla famiglia, il carcere e una profonda malinconia.

Ora, in quello che sembra a tutti gli effetti un simbolico ritorno al proprio io interiore, lo ritroviamo assieme ai suoi due amanti, Nino e Manfredo: il primo, compagno di una vita, è stato un ragazzo di strada, un manovale, e si prende cura di Jacques con compassione e affetto; il secondo, più capriccioso e volitivo, è un giovane talmente delicato da essersi guadagnato l’appellativo di “fauno”.

Durante il viaggio non mancheranno gli incontri con amici del passato, ma anche con i fantasmi di un tempo che, alimentati dall’astinenza forzata dalla cocaina, tornano a tormentare il protagonista e provocano in lui allucinazioni, ossessioni negative, baratri emotivi. Una domanda assilla Jacques: è possibile riscattarsi almeno alla fine? Cosa può fare un uomo per sottrarsi alla condanna degli altri e alla sua stessa mediocrità?

Un romanzo storico affascinante e originalissimo, capace di restituire con esattezza e lirismo la vera voce di un personaggio realmente esistito e che tuttavia si dimostra in grado di travalicare il tempo: perché poco e niente sembra essere cambiato da quando Jacques Fersen, barone d’Adelsward, vagava per Capri sotto lo sguardo sdegnato della gente. Un libro feroce, commovente, raffinatissimo, che ci consente di decifrare un dolore che ci riguarda e ci appartiene ancora oggi.

Jacques d’Adelsward Fersen
Jacques d’Adelsward Fersen
Nino Cesarini
Nino Cesarini